sabato 26 dicembre 2009

the Promised Land

La strada scorre veloce sotto ai miei piedi. Se guidassi una Chevy del '69, in situazioni di questo genere, mi sentirei come Bruce Springsteen in Racing on the street. Ma non si può aver tutto dalla vita.
Non sto percorrendo nessuna "highway"; attorno a me, di "Seven-Eleven", neanche l'ombra. In effetti si potrebbe disquisire parecchio sulle innumerevoli sfaccettature che accumunano la "Promised Land" del Boss con la Bari che fa da scenografia a queste mie ultime settimane.
Ma sono solo pensieri. Pensieri fugaci, quadri dipinti velocemente che si affacciano nella mente di un ragazzo di trentacinque anni pronto a riabbracciare l'amore.
Quanto manca ancora?
Potrei cavarmi gli zoccoli. Potrei guadagnare in velocità, è vero, ma anche in malattie veneree che l'asfalto di questa città è pronto ad elargire spontaneo in ogni momento.
Con gli zoccoli ai piedi ed un pensiero fisso nella testa, macino metri su metri, attraverso quartieri, sorpasso pedoni e scavalco automobili parcheggiate in mezzo alla strada. Poi, all'improvviso, l'insegna della trattoria di Zia Calandra fa capolino all'orizzonte. "Ecco la meta..." mi dico accelerando "...l'altare idilliaco dove esaudirò il mio Sogno Americano!"
E' buio, me ne accorgo solo ora. L'insegna della trattoria, con il suo giallo zabaglione e il font retrò, mi rinfranca e mi disarma al tempo stesso, alimentando altri pensieri, dipingendo altri quadri che si vanno ad aggiungere, ad uno ad uno, nella ormai ricca galleria d'arte che mi porto inside.
Come diavolo ho fatto ad accettare di trasferirmi quaggiù?
Sento la nostalgia del passato, dove la mamma mia ho lasciato...
Poi ci penso meglio e realizzo che non è vero: è la mamma mia che mi ha lasciato, quando avevo otto anni e di lei non ne ho saputo più niente. Solo una cartolina da Barcellona, qualche settimana dopo, senza firma. Il testo diceva così:

BARCELLONA, 22.08.1984
MI SEI SEMPRE STATO SUI COGLIONI, EGISTO!!!

Egisto è mio padre che per anni ha mantenuto il segreto sul misterioso mittente di quella inaspettata cartolina.
Ora è buio ed io me ne sto sotto l'insegna della trattoria di Zia Calandra, le mani sui fianchi, il busto leggermente piegato ad ansimare come se avessi appena tagliato il traguardo della maratona di New York.
New York, l'America, i sogni, le speranze.
Bari, l'Italia, Berlusconi, la crisi.
Bisogna reagire a questa infima situazione. Ora apro la porta del ristorante, percorro la sala pranzo senza salutare (che sono stizzito), apro la porta, scendo le scale, apro la porta della cantina, percorro il lungo corridoio con le pareti di terra, apro la porta a soffietto, entro e mi chiudo a chiave nella mia stanzetta, oscuro le finestre a bocca di lupo, accendo la abat-jour, mi spoglio come un verme e cambio il mondo.
Zio ha rimediato un pc, uno di quelli piccoli così, con i tasti minuscoli. Mi è bastata un'occhiata ed ho realizzato che con quell'aggeggino mi sarei potuto connettere a sbafo sfruttando la potente connessione wii-fii gentilmente offerta dall'ospedale privato qua a fianco.
Il pc è un pegno che un cliente ha lasciato a zio.
Zio presta i soldi a strozzo e certe volte i clienti gli lasciano dei pegni per far vedere le loro buone intenzioni a rientrare dei soldi che zio, gentilmente, offre.
Zio Denanzio è il marito di zia Calandra ed è ricchissimo, ma anche fetentissimo...ha detto che se non gli restituisco il piccì all'alba mi spezza due dita. A scelta.
Sarà una lunga notte on the web.
Ora mi collego e vado dritto dritto sul blog di Grillo...mmmm...interessante....un post sui pericoli derivati dall'abuso di applicazioni perianali di Muchina gel...mmmm....uno degli ultimi commenti appartiene a Wiwwo:

" non fidatevi della carta igienica!!! "

Forte quel Wiwwo, lascia sempre dei commenti accattivanti, informativi e scoopposi....dopo lo cerco su Facebook.
Sarà una lunga notte on the web.

5 commenti:

Baol ha detto...

Sappi che lì non lo troverai mai :D

albafucens ha detto...

bello questo tuo viaggio "on the road" per giungere infine alla trattoria di Zia Calandra e la descrizione dei parenti esemplare.. ne verrebbe fuori una bella sceneggiatura,del tipo "brutti, sporchi e cattivi".

un caro saluto ad entrambi

Sarah ha detto...

Sono mesi che tuono contro l'amuchina gel e nessun cazzone che vuole sentirmi! Tze

Baol ha detto...

@ Maraptica: Guarda che aspetto ancora la lettura del mio post...così mi ingelosisco :P

Anonimo ha detto...

:-) ho in mente qualche momento in cui mi sono detta "basta ora vado a cambiare il mondo" ma dopo aver aperto la porta, infilato il corridoio, salito le scale, scivolato sulla ringhiera, scostato il tendonedivelluto...ehm...cosa dovevo fare che me ne sono dimenticata?!

Laeledp
;-)leggo qui, per ora leggo (il mondo lo cambio un'altra volta!)

PS: che sia un 2010 strabordante di magnifici dettagliuzzi! :-)